CANTA BABBO NATALE RUBICONDO
Tintinnano sonori i campanelli
balzando e ondeggiando sulla slitta
mentre Babbo Natale rubicondo
canta per incitar le cento renne.
Regali assortiti e variopinti
in grandi sacchi aspettano, impazienti,
di giunger nelle case dei piccini
che scalpitano ai piedi del Presepe.
La notte è scesa, santa, in tutto il mondo,
un dono ci sarà per ogni bimbo:
un pizzico di gioia in ogni cuore
daran Babbo Natale e il Bambinello.
UN DOLCE FAGOTTINO
Senza far alcun rumore,
dal camino, quatto quatto,
con felpato passo scende,
silenzioso come un gatto.
Un pesante sacco ha in spalla
pien di colorati doni:
è Babbo Natale e porta
bei regali ai bimbi buoni.
Cioccolate, caramelle,
belle bambole e balocchi:
al mattino di Natale
festa per il gusto e gli occhi!
Ma Babbo Natale lascia
sempre un dolce fagottino…
a ciascun, piccino o grande.
UN SORRISO, IL DON PIÙ BELLO
Barba bianca, panni rossi,
vien da un luogo assai lontano,
cento renne lo accompagnan:
or correndo, or piano piano.
Santa Claus, Babbo Natale
coi regali gioia dona
al bambino diligente,
alla bimba brava e buona.
Dai camini entra in silenzio,
i suoi passi son felpati:
grande festa al risveglio
fra regali colorati.
Strizza l’occhio a Santa Claus
dal presepe, il Bambinello:
“A ciascun bambino porta
un sorriso, il don più bello”.
A GESU’ BAMBINO
La notte è scesa
e brilla la cometa
che ha segnato il cammino.
Sono davanti a Te,
Santo Bambino!
Tu, Re dell’universo,
ci hai insegnato
che tutte le creature sono uguali,
che le distingue solo la bontà,
tesoro immenso,
dato al povero e al ricco.
Gesù, fa’ ch’io sia buono,
che in cuore non abbia che dolcezza.
Fa’ che il tuo dono
s’accresca in me ogni giorno
e intorno lo diffonda,
nel Tuo nome.
L’ALBERO DEI POVERI
Filastrocca di Natale,
la neve è bianca come il sale,
la neve è fredda, la notte è nera
ma per i bimbi è primavera:
soltanto per loro, ai piedi del letto
è fiorito un alberetto.
Che strani fiori, che frutti buoni
oggi sull’albero dei doni:
bambole d’oro, treni di latta,
orsi dal pelo come d’ovatta,
e in cima, proprio sul ramo più alto,
un cavallo che spicca il salto.
Quasi lo tocco…
Ma no, ho sognato,
ed ecco, adesso, mi sono destato:
nella mia casa, accanto al mio letto
non è fiorito l’alberetto.
Ci sono soltanto i fiori del gelo
sui vetri che mi nascondono il cielo.
L’albero dei poveri sul vetro è fiorito:
io lo cancello con un dito.
O ZAMPOGNARO
Se comandasse lo zampognaro
che scende per il viale,
sai che cosa direbbe
il giorno di Natale?
“ Voglio che in ogni casa
spunti dal pavimento
un albero fiorito
di stelle d’oro e d’argento”.
Se comandasse il passero
che sulla neve zampetta
sai che cosa direbbe
con la voce che cinguetta?
“ Voglio che i bimbi trovino,
quando il lume sarà acceso,
tutti i doni sognati,
più uno, per buon peso”.
Se comandasse il pastore
dal presepe di cartone
sai che legge farebbe
firmandola col lungo bastone?
“ Voglio che oggi non pianga
nel mondo un solo bambino,
che abbiano lo stesso sorriso,
il bianco, il moro, il giallino “.
Sapete che cosa vi dico
io che non comando niente?
Tutte queste belle cose
accadranno facilmente:
se ci diamo la mano
i miracoli si faranno
e il giorno di Natale
durerà tutto l’anno.
FILASTROCCA DI NATALE
C’è nel cielo una grande stella,
dietro di lei una pecorella.
Arrivano alla capanna
dove Gesù fa la nanna.
Ci sono Giuseppe e Maria
che gli fanno compagnia.
C’è il timido asinello
che riscalda il Bambinello.
Arrivano i pastori
per offrire i loro cuori.
L’ANNO NUOVO
Indovinami, indovino
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto, o metà e metà?
“Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo del lunedì
avrà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno
UN DONO SPECIALE
Quest’anno Natale
mi ha fatto un bel dono,
un dono speciale.
Mi ha dato allegria,
canzoni cantate
in gran compagnia.
Mi ha dato pensieri.
parole, sorrisi
di amici sinceri.
Dei vecchi regali
non voglio più niente.
A ogni Natale
io voglio la gente
FILASTROCCA DI BABBO NATALE
Babbo Natale viene di notte
viene in silenzio a mezzanotte.
Dormono tutti i bimbi buoni
e nei lettini sognano i doni.
Babbo Natale vien fra la neve,
porta i suoi doni là dove deve.
Non sbaglia certo: conosce i nomi
di tutti quanti i bimbi buoni.
BABBO NATALE
Dodici renne e una slitta tutta d’oro,
corre nel buio della notte
un vecchio, barba bianca e scarpe rotte.
Sulle spalle ha un sacco rattoppato,
grande, grosso, inzaccherato;
qua e là qualche pacchetto
esibisce impertinente
un rosso nastro svolazzante.
Scivola silenzioso, veloce come il vento
se chiudo gli occhi quasi lo vedo, lo sento
entrare giù nel cortile, poi in casa
dalla porta dischiusa.
Nel buio silenzioso l’albero brilla,
s’avvicina il buon vecchio generoso
e doni infiniti lascia con un gran sorriso
a tutti i bambini, bravi e belli,
brutti e monelli: domani è Natale!
A NATALE
A Natale è filastrocca,
bella come un albicocca,
se adesso vuoi imparare,
molto attento devi stare.
Ricordati che la festa del bambino
nato in un posto un po’ freddino,
il suo nome è Gesù che ti ama sempre più.
Ora e adesso voglio urlare,
tanti auguri e Buon Natale!
L’ALFABETO DI NATALE
A di alberello ben illuminato
B di balocco tutto infiocchettato
C di cartoline con tanti auguri
D di dolcetti un po’ molli un po’ duri
E di “ecco, ci risiamo!”
F di festa: tomboliamo!
G di guanti nuovi, rossi
H ssss tutti son fermi, non si son mossi!
I di invitati alla grande cena
L di luci accese appena
M di monti, alti, innevati
N di neve sopra i prati
O di oro sopra i doni
P di pacchi con fiocconi
Q di quanti bimbi buoni!
R di renna che è partita
S di stella un po’ smarrita
T di tanti, tanti auguri
U di uvetta e gusci duri
V di vini chiari e scuri
Zitti! Anche i cachi son maturi!
DIN DON DAN
Din don dan
din don dan
la neve scende giù
coi suoi fiocchi candidi
il suolo ha già ammantato.
Din don dan
din don dan
s’accende il focolar
e noi con la slitta andiam
sul ghiaccio a scivolar.
Là fra i bianchi abeti
corre un cavallino
al suon dei campanelli
trotta e va lontan
din don din don dan
suonan le campane
è giorno di Natale
bianco di splendor.
Din don dan
din don dan
la neve scende giù
coi suoi fiocchi candidi
il suolo ha già ammantato.
Din don dan
din don dan
s’accende il focolar
e noi con la slitta andiam
sul ghiaccio a scivolar.
C’E’ NEL CIELO UNA GRANDE STELLA
C’è nel cielo una grande stella,
dietro di lei una pecorella.
Arrivano alla capanna
dove Gesù fa la nanna.
Ci sono Giuseppe e Maria
che gli fanno compagnia.
C’è il timido asinello
che riscalda il Bambinello.
Arrivano i pastori
per offrire i loro cuori.
LA BUONA NOVELLA
Splendete più belle
dolcissime stelle!
Sull’ali dorate
un angelo santo
ci porta Gesù.
È nuovo il suo canto:
“Sia pace quaggiù!”.
NATALE E’ FESTA DI GIOIA E DI PACE
Natale è festa di gioia e pace,
ogni rancore si spegne o tace;
tutto si scorda, tutto si oblia,
deve esser giorno sol d’allegria.
Dunque scordatevi, o miei diletti,
le mie mancanze e i miei difetti.
Se io promettessi di essere buono,
mi neghereste, forse, il perdono?
Tace la mamma, tu, babbo, taci.
Son dunque assolto: che io vi baci!
DAL TRONCO NASCE IL RAMO
Dal tronco nasce il ramo,
dal ramo nasce il fiore,
da Dio venne Maria,
da Lei nostro Signore.
Natale di gelo
e il bimbo non ha pane;
Maria si toglie il velo
che porta sui capelli.
Ha un velo come fascia
nel Presepe il Messia
ed ha come sua culla
le braccia di Maria.
STELLINA
Stella stellina che brilli lassù
ravviva il tuo lume, che passa Gesù
Campana piccina che attendi lassù
intona il tuo canto che nasce Gesù
Oh cuore piccino che attendi quaggiù
prepara i tuoi doni che nasce Gesù.
STELLA STELLINA
Stella stellina
La notte si avvicina
La fiamma traballa
La mucca è nella stalla
La mucca, il vitello
La pecora e l’agnello
La chioccia coi pulcini
La mamma coi bambini
Ognuno ha la sua mamma
E tutti fan la nanna
Stella stellina
La notte si avvicina
La fiamma traballa
La mucca è nella stalla
La mucca, il vitello
La pecora e l’agnello
La chioccia coi pulcini
La mamma coi bambini
Ognuno ha la sua mamma
E tutti fan la nanna
NINNA NANNA
Ninna nanna, ninna nanna
per il Bimbo e per la Sua Mamma.
Vanno i poveri pastori
ed al bimbo poverello
portan doni, portan fiori.
Ed il Bimbo le manine
tende lor… Notte serena,
stelle a mille, luna piena…
Vanno i semplici pastori
alla povera capanna…
Ninna nanna, ninna nanna!
NATALE E’ VICINO
Il gelido vento
che scende
giù giù dal camino
ha detto: “E’ vicino”
Il passero
in cerca di briciole
l’abete ed il pino
Han detto: “E’ vicino”
Col vecchio dicembre
la neve vien giù
e i bimbi
vicino al camino
ripetono lieti: “E’ vicino”
“Arriva
il bambino Gesù”
QUANDO NASCE GESU’
Nato Gesù, Maria se lo guardava
ché così bello non l’immaginava.
Giuseppe accese un fuocherello e disse
che lo scaldava perché non patisse.
La stella d’oro si fermò sul tetto
e si mise a cantare un angioletto;
e il pastor si mise a camminare
e tutto il gregge dietro a scampanare.
Dicevan tutti: “Un bimbo così bello
chi non vorrebbe averlo per fratello?”.
Maria se lo fasciava con amore
perché era il suo figlio e il suo Signore.
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